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Aviosuperficie di Scalea. “Scontro tra i sindaci Vetere e Perrotta”. Il Presidente del Consiglio comunale Gaetano Bruno: “Stop polemiche, cooperare davvero per mettere fine allo stallo”

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Si inserisce anche il consigliere di maggioranza nonché Presidente del Consiglio comunale di Scalea, Gaetano Bruno, nello scontro tra il sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, e il primo cittadino di Scalea, Giacomo Perrotta. Al centro il futuro dell’Aviosuperficie. Ieri, mercoledì 24 luglio, Vetere ha chiesto a Perrotta delucidazioni in merito alla struttura, avanzando nuovamente l’esigenza “di una riunione con tutti i sindaci del Patto Territoriale”, Ente di cui Vetere è presidente e da cui derivano i fondi che permisero nel 2005 di costruire l’aeroporto mai decollato. Dal canto suo, Bruno chiede che la questione sia rimandata a settembre, nel nome di una cooperazione territoriale che “deve esserci”, ma di sicuro non con questi toni. Inoltre, per il Presidente del Consiglio comunale, le “beghe personali tra Vetere e Perrotta devono restare fuori dalla discussione”. La speranza è che il dialogo tra i sindaci del comprensorio abbia inizio, ma non solo sull’aviosuperficie, bensì anche su altre questioni urgenti.

La nota di Gaetano Bruno

L’aviosuperficie è stata costruita nel 2005. Lo ricordo a me stesso e a quanti oggi si avventurano nel commentare la vicenda cercando un unico colpevole nello stallo in cui si trova attualmente la struttura e individuandolo nell’attuale sindaco di Scalea.
E il mio ragionamento non vuole essere una difesa d’ufficio del sindaco attuale perché sarebbe banale facendo io parte della medesima compagine, ma una analisi più oggettiva possibile rispetto a quello di cui sono a conoscenza della vicenda.
Fino al 2018 ho lavorato quotidianamente nell’ambito dell’informazione locale e di questa struttura ricordo di averne parlato quando in più occasioni l’ex gestore ha convocato conferenze stampa per parlare di progetti futuri, voli e rotte che poi però o non sono state realizzate o non sono state adeguatamente comunicate. Ritengo, però, che in 17 anni di gestione poi rivelatasi senza titolo, se ci fossero stati risultati significativi, questi sarebbero stati comunicati nell’interesse collettivo e anche perché imprenditorialmente la pubblicità è l’anima del commercio.
Inoltre, da quando l’amministrazione attuale ha intrapreso la strada oggi discussa, la società è diventata molto attiva sui social come mai era stata prima e questi sono dati di fatto che lasciano pensare.
Come sono dati di fatto le vicende giudiziarie che hanno causato un ulteriore blocco dello sviluppo della struttura a danno di tutto il territorio.
Potremmo discutere sull’opportunità di costruire una infrastruttura di quel tipo in quella zona, di farla a ridosso di un fiume e perpendicolare alla SS18 e di tanto altro.
Su una cosa penso che siamo tutti d’accordo: quello che c’è va valorizzato in ogni modo possibile.
E arriviamo ad oggi e al dibattito a distanza che si è infiammato sui social tra il sindaco di Santa Maria e presidente del Patto e il sindaco di Scalea.
Come dicevo all’inizio di questo post l’aviosuperficie è stata costruita nel 2005 e già nel 2009 l’attuale sindaco di Santa Maria del Cedro diventava assessore.
Preciso che di Ugo Vetere ho stima personale per i risultati raggiunti nel suo comune come sindaco ma che non condivido i modi, anzi da una persona esperta e navigata mi sarei aspettato maggiore ricerca di raccordo e di cooperazione.
Evidentemente, e me lo ha confermato alla riunione del Gal di qualche giorno fa dove ho partecipato delegato dal sindaco di Scalea, ci sono problemi di natura personale tra i due che però non possono e non devono intralciare e ostacolare un sano conforto istituzionale per la risoluzione dei problemi del territorio.
In quella riunione si doveva discutere di alcuni bandi del Gal ma sul finire il sindaco di Santa Maria e presidente del Patto territoriale ha ritenuto di porre all’attenzione la questione aviosuperficie.
Legittimo e comprensibile. La mia risposta è stata la seguente: se i sindaci del territorio vogliono veramente lavorare insieme e risolvere il problema dell’aviosuperficie, della depurazione, dei trasporti e così si riuniscano senza limiti di tempo ma con lo spirito di concludere delle operazioni politico-amministrative concrete.
La mia esperienza fino al 2018, quella nell’ambito giornalistico per intenderci, mi ha però insegnato che quando ci si siede ad un tavolo spesso l’unico obiettivo finisce per diventare quello di primeggiare rispetto ai colleghi in una gara che alla fine non ha vincitori e la storia ce lo ribadisce ad ogni tornata elettorale dalle regionali in su.
Un appello accorato da cittadino prima che da componente del Consiglio comunale di Scalea poi è quello alla cooperazione e anche ai cittadini di questo territorio mi sento di dire che non serve e ha poco senso mettere a confronto due sindaci, due esperienze amministrative in realtà diverse e soprattutto derivanti da periodi storici delle rispettive comunità nettamente differenti.
Personalmente mi sono riscoperto più moderato e diplomatico di quanto immaginassi e augurandomi che questo mio scritto possa essere ben compreso nel suo significato reale mi rendo disponibile affinché si possa instaurare il giusto clima, magari attendendo qualche settimana per uscire dal vortice del periodo estivo, e mettere in moto tutte le competenze, tutte le conoscenze e tutte le potenzialità che i sindaci di questo territorio, non solo Santa Maria e Scalea, possono mettere in campo.

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