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PRAIA A MARE. “IL TERRITORIO PROGRAMMA”. IL TURISMO CHE VA COSTRUITO GIORNO DOPO GIORNO

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Costruire il turismo giorno dopo giorno, passo dopo passo, coinvolgendo tutti gli attori del comparto e anche la cittadinanza. Praia a Mare pensa in grande, perché ha tanto, ma bisogna partire dal basso. Un turismo residenziale da riorganizzare, ossia quelle “seconde case” che vanno regolamentate. In questo senso l’amministrazione è già pronta a varare i suoi diktat; è necessario in questo periodo storico. Il Piano spiaggia che non può essere dimenticato e, infatti, anche da questo punto di vista ci si sta muovendo. La tassa di soggiorno, croce e delizia, ma utile per le casse comunali. Il prossimo obiettivo è cercare di limitare la sua applicazione al solo periodo che va da giugno a settembre.

Si è parlato di Turismo delle radici, importante sì, ma che non va assolutamente visto come la classica “soluzione” a tutti i problemi. Bisogna valorizzare ciò che si ha, ma sperimentando, altrimenti si resta sempre ancorati alle solite logiche.  Al convegno sono intervenuti Tullio Romita, direttore scientifico del centro di ricerca e studi sul turismo dell’Unical; Vincenzo Farina, presidente Confesercenti Assoturismo Calabria; Antonio Giannotti, presidente del Sindacato Italiano Balneari (Sib) della Calabria. Al tavolo dei relatori hanno preso parte anche Antonino De Lorenzo, sindaco di Praia a Mare, e Fabio Macrì, consigliere comunale con delega allo Sviluppo e promozione integrata della destinazione turistica.

Proprio Romita è convinto nella collaborazione vera e concreta con il sindaco di Praia a Mare, “anche perché – ha detto – ci siamo un po’ annoiati di dare consigli a chi poi non li prende in considerazione”. Ma da questo punto di vista, tutti concordi sul fatto che bisogna osare, perché Praia a Mare ha molte potenzialità che la stessa comunità ignora e che altri invidiano. Insomma, il turismo è proprio una delle attività che più richiede collaborazione e sinergia di intenti. Bisogna assumersi oneri e onori delle scelte che si fanno e che si faranno.

Nota dolente, l’assenza di molti operatori turistici. Davvero pochi quelli presenti in sala, al fianco degli studenti dell’istituto Tecnico per il Turismo di Tortora. Anche su questo bisognerà lavorare parecchio.

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