radio-300x176-1.png

PRAIA A MARE. “IL CORAGGIO DI SPERIMENTARE”. UN PROGETTO PER GLI AUTISTICI E UN AIUTO PER LE FAMIGLIE

Condividi questo articolo

“Portare le persone affette da disturbi dello spettro autistico ad avere una vita autonoma”. Questa la sfida e l’obiettivo del progetto “Il coraggio di sperimentare”, presentato questa mattina nella sala consiliare di Praia a Mare. Un progetto dal lungo iter burocratico, sbrogliato dagli uffici del Comune della Città dell’Isola Dino. Non a caso, Praia a Mare è ente capofila.

Al convegno hanno partecipato il vicesindaco di Praia a Mare, Maria Pia Malvarosa, delegata anche alle Politiche sociali; la responsabile dell’Ufficio di Piano del Comune di Praia a Mare, Caterina Torchio; il presidente della cooperativa Adiss Multiservice, Aldo Longo; la direttrice del distretto sanitario del Tirreno, Angela Riccetti e la presidente dell’associazione “Dimmi A”, Teresa Di Marco. A parlare nei dettagli del progetto, Erminia Mannarino, dottoressa della Neuropsichiatria infantile dell’Asp di Cosenza e Rosangela Pepere, responsabile dell’iniziativa per conto della cooperativa Adiss Multiservice.

Già presente a San Lucido e diretto dalla Adiss, i servizi del centro polivalente saranno dislocati sul territorio del Tirreno cosentino, nei tre ambiti, ossia Praia-Scalea, Paola-Cetraro e Amantea, grazie alla collaborazione delle associazioni che ruotano intorno al progetto come Calcia l’autismo, Connettiamo e Dimmi A.

In questa fase saranno ammesse 30 persone con disturbo allo spettro autistico di età compresa tra i 14 e i 40 anni. I posti a disposizione sono 7 per l’Ato Amantea, 11 per l’Ato Paola-Cetraro, 12 per l’Ato Praia a Mare-Scalea. A seconda del proprio ambito di residenza le domande di iscrizione potranno essere consegnate a mano presso il proprio Comune o tramite pec agli indirizzi (udp.ats3amantea@asmepec.it o ufficiopdz.comunepaola@pec.it o ufficiopdz.praiaamare@asmepec.it – anche le email vanno indirizzate al proprio ambito di residenza).

Come detto, il progetto tende a includere nel tessuto sociale i soggetti che presentano disturbi allo spettro autistico. Il percorso riguarderà attività di laboratorio e tirocini formativi in ambito lavorativo. Il punto di forza del progetto però è che ogni persona riceverà un proprio percorso di sviluppo, in base alle proprie esigenze e alle proprie attitudini. Insomma, la sfida è grande ma non impossibile, anzi progetti del genere hanno già dato buoni frutti e, soprattutto, aiutano anche le famiglie e coloro che si prendono cura quotidianamente di queste persone a sentirsi meno soli.

Condividi questo articolo

Per restare sempre aggiornati in tempo reale iscriviti al nostro canale WhatsApp di Radio Digiesse News e sulla nostra pagina Facebook

Torna su