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NUBIFRAGIO A TORTORA. RAFFAELE PAPA: “UN CONSIGLIO COMUNALE PER CONOSCERE TEMPI E MODI DEGLI INTERVENTI”

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Chiudere il “Ponte” è staccare il cuore al centro storico. Lo dice il consigliere di minoranza Raffaele Papa, che chiede anche un consiglio comunale straordinario. Pubblichiamo il suo comunicato stampa 

Anche oggi Domenica 16 ottobre 2022 prosegue il lavoro incessante dei Vigili del Fuoco con i Vigili Urbani Comunali onnipresenti e soli.

Pare che si provvederà ad interdire l’area che va da Piazza Pio XII a Piazza De Francesco vietando la circolazione anche dalla Via Monastero e dal Corso Fulco.

Questa è una scelta grave e drastica perché significa bloccare il cuore del centro storico.

Sicuramente le motivazioni saranno altrettanto gravi e drastiche per imporre tali provvedimenti che creeranno non poche difficoltà e disagi non solo alla circolazione ma anche a funzioni necessarie alla comunità dimorante.

Credo sia necessario anche conoscere motivazioni, provvedimenti, atti e tempi di tutto ciò e soprattutto gli interventi immediati da effettuare per eliminare ogni pericolo e ridare piena funzionalità al Borgo.

Sono inoltre da valutare e conoscere le azioni che il Comune vorrà intraprendere senza aspettare i tempi inevitabilmente lunghi di Provincia, Regione e Ministeri che dovranno comunque esserci.

Ecco perché sarebbe opportuno convocare un Consiglio Comunale urgente per mettere a conoscenza i Consiglieri tutti e la cittadinanza dello stato emergenziale e relativi atti, prima che tutto diventi definitivo e difficilmente modificabile.

Chiaramente tale adunanza dovrà prendere in considerazione tutto ciò che si è verificato sull’intero territorio comunale e quindi centro storico, marina e frazioni montane.

Per quanto riguarda i giorni passati, il chi, come, dove e quando nonché sulla macchina organizzativa ci sarà tempo e modo di parlarne e discutere non per polemiche inutili ma affinché si possa sempre migliorare.

Ora è il tempo dell’Unione e condivisione per gestire al meglio questa fase ma anche di muoversi con celerità nel dichiarare lo stato di calamità a garanzia dei tanti cittadini che hanno subito danni.

Forza e teniamo infine bene a mente che per gli orari, modi e violenza di quanto avvenuto, tutto poteva volgersi in tragedia ma qualcuno ci ha messo la mano salvando la vita a tanti di noi che si sono scontrati con acqua e fango.

Buona domenica a tutti ma in particolare a chi sta ancora rimuovendo fango.

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