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Gizzeria. Un premio al giovane autore e attivista tortorese Raffaele Santoro

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Sabato 27 settembre, la Pro Loco di Gizzeria consegnerà un prestigioso riconoscimento a Raffaele Santoro, 27 anni, autore, attivista e fondatore dell’associazione Giovane Territorio. Un premio che in passato è stato attribuito anche a figure di rilievo come il Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri e che oggi, con questa scelta, mette al centro la voce di una nuova generazione.

L’annuncio è stato accolto con emozione dallo stesso Santoro, che in un lungo e sentito post sui social ha raccontato la sorpresa provata dopo la telefonata della presidente della Pro Loco: “Mi sono commosso – non per l’invito in sé, ma per la cura. Per quella delicatezza che oggi manca, e che invece ho trovato qui.”

Originario della Calabria, impegnato da oltre quindici anni in attività sociali e culturali, Santoro ha costruito la sua esperienza intrecciando scrittura, volontariato e pedagogia. Nelle Marche, dove attualmente lavora in ambito educativo, continua a portare avanti il suo impegno per il Sud, diffondendo un messaggio di speranza e di rinascita. Il suo libro autobiografico DisordinatamenteMe racconta proprio questo percorso di crescita, fatto di fragilità e coraggio.

La sua presenza a Gizzeria avrà anche un forte valore simbolico. Nonostante gli impegni e la distanza – oltre 800 chilometri – Santoro sarà in Calabria per poche ore, deciso a partecipare a un evento che definisce “un atto di cura e riconoscimento autentico”. “Qualcuno ha voluto così tanto la mia presenza che si è occupato anche delle spese di viaggio. Questo si chiama cura. Questo si chiama: ci teniamo a te.”

Il giovane attivista non nasconde neppure le difficoltà incontrate nel suo percorso, ricordando quando, durante la presentazione del suo libro nel suo stesso paese, non gli vennero garantiti microfono né promozione. “Forse è proprio così. In Calabria molti non mi chiamano, perché sanno quanto forte sia il mio messaggio. E chi è forte, spesso, fa paura.”

Il riconoscimento di Gizzeria appare dunque come un segnale di attenzione verso chi, attraverso la cultura e l’impegno sociale, prova a costruire nuove narrazioni per la Calabria. Un messaggio che lo stesso Santoro riassume con parole nette: “Il cambiamento è possibile. La Calabria non è solo dolore, ma anche rinascita. E se lo vogliamo davvero, possiamo essere tutti premi. Nel silenzio, nella lotta, nell’amore.”

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