COORDINAMENTO DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE: “NESSUNA TRATTATIVA PER L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA IN CALABRIA”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa
Il Ministro Calderoli, rappresentante di un partito che ha sempre fatto del secessionismo il suo cavallo di battaglia, nei giorni scorsi ha trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un disegno di legge per l’attuazione dell’autonomia differenziata che andrebbe a produrre immani disuguaglianze tra i cittadini in base alla loro residenza e che avrebbe ricadute devastanti per le Regioni e i Comuni del Meridione. Non solo tale azione denota un’evidente scorrettezza istituzionale, in quanto il testo avrebbe dovuto prima passare al vaglio del confronto istituzionale in Conferenza Stato-Regioni e in Conferenza Unificata, ma con la Legge di Bilancio 2023, per mezzo dei commi 791-799, si introducono elaborati escamotage fingendo di voler definire i cosiddetti “livelli essenziali delle prestazioni” avviando in realtà il processo dell’ autonomia differenziata senza il minimo coinvolgimento del Parlamento.
Il Presidente della Regione Occhiuto non ha finora assunto posizioni chiare sul tema e pare giustificare tale disegno con vaghe dichiarazioni in merito alla fantomatica possibilità della Calabria di vendere l’energia che non consuma, omettendone le innumerevoli ricadute negli ambiti della scuola, della sanità, della mobilità, delle infrastrutture e del lavoro.
PREMESSO
– che l’Unità Nazionale è l’uguaglianza dei cittadini nel godimento di questi diritti, nonché la coesione territoriale perseguita dagli articoli 119, 120, 126 della Costituzione;
– che numerosi soggetti sindacali, culturali e politici su tutto il territorio calabrese e una nutrita associazione di sindaci e amministratori presente in tutte e 5 le province della Regione hanno dichiarato ferma e incondizionata contrarietà a questo progetto e pieno sostegno alla legge costituzionale di iniziativa popolare firmata dal professor Massimo Villone che mira a salvaguardare l’Unità Nazionale e indirizzare lo Stato verso politiche di riduzione dei divari territoriali;
CHIEDIAMO
al Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto
– di non avviare nessuna trattativa di attuazione dell’art. 116 sul settore energetico che contenga principi di regionalismo differenziato né su alcun altro settore in quanto non esistono garanzie di livelli essenziali uniformi su tutto il territorio nazionale ma solo i LEP non garantiti dal Parlamento;
– di impugnare la legge di bilancio 2023 in quanto non garantirà l’uguaglianza dei cittadini, fondamentalmente a sfavore dei cittadini della Calabria e del Meridione;
– di sostenere la legge di iniziativa popolare il cui primo firmatario è il prof. Massimo Villone, Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.146 del 24-6-22, unendosi ai sindaci e agli amministratori calabresi che già hanno aderito a questa istanza.