CALABRIA. SCALEA. 43 I BAMBINI UCRAINI OSPITI QUOTIDIANI DEL “PUNTO LUCE”
Corsi di italiano e attività ricreative per donare un po’ di quella serenità perduta a causa della guerra.
È quanto messo in piedi dal Punto Luce “Save the Children” di Scalea.
Al momento, tra bambini e adolescenti, sono 43 i giovanissimi ucraini che frequentano la struttura ogni giorno.
Tutti hanno trovato rifugio nella Città di Torre Talao, ma per alcuni di loro si deve pensare anche alla cena quotidiana e ai pasti durante il fine settimana.
Si tratta di giovani e giovanissimi di nuclei familiari ucraini che hanno trovato alloggio in strutture ricettive o in case non abitate nel periodo invernale.
“Al momento – ha detto il componente dell’associazione Gianfrancesco Serio, Angelo Serio – grazie a un gruppo di mamme che si sono messe a disposizione spontaneamente, siamo riusciti a creare una rete solidale. Certamente, il lavoro è tanto e c’è un costante bisogno di aiuto. Se qualcuno vuole darci una mano venga pure al Punto Luce”.
Ma quale è stata la reazione dei giovanissimi e degli adolescenti giunti con mezzi di fortuna dall’Ucraina?
“Sono tornati a socializzare e hanno recuperato un minimo di serenità – questo ci ha subito risposto Angelo Serio – hanno anche creato un gruppo Telegram attraverso il quale si danno appuntamento in qualche luogo. Appena arrivati qui, molti adolescenti erano stravolti, ora sembrano trasfigurati. Certamente, sentono la mancanza di casa. Inoltre, non dobbiamo dimenticare che per tanti di loro fuggire dall’Ucraina non è stato semplice, quindi sono ancora emotivamente provati”.