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CALABRIA. SAN NICOLA ARCELLA. MARE SPORCO: “IL SINDACO MADEO CHIEDE SUBITO ALLA REGIONE DEI CONTROLLI”

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Il mare è sporco, lo ammette senza nessun problema il sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo. Le foto circolate nel fine settimana non lasciano spazi a dubbi, ma il fenomeno non è si è verificato solo qui, bensì lungo tutta la costa.

Colpa dei depuratori? No. C’è altro e il primo cittadino, proprio stamani, dalla sua pagina Facebook scrive: “Alla Regione Calabria proporrò di organizzare immediatamente un sistema di controllo delle acque marine nei punti più critici, tipo Goletta Verde. Vanno bene i controlli a terra – scrive Madeo – ma sono oggi ancora più utili ed efficaci i controlli diretti sulla sporcizia già presente in mare. Si potrebbe capire da dove arriva e chi la produce, evitando, come spesso accade, di brancolare nel buio, con interventi che non producono effettivi risultati”.

E sul cattivo funzionamento dei depuratori, Madeo anche ha spiegato che: “Ci sono a San Nicola Arcella tre impianti di depurazione. Tutti regolarmente controllati. In quello centrale di Canal Grande é stata installata anche una centralina dell’Arpacal per effettuare un monitoraggio h24 delle acque. Ci sono poi 11 impianti di accumulo delle acque reflue. Sono state revisionate tutte le pompe di sollevamento e sono pronte anche le possibili sostituzioni in caso di rotture. Altro non possiamo fare”.

Da dove provengono le macchie? Forse dagli scarichi abusivi? Bisognerebbe controllare quindi tutto il tratto di costa del Golfo di Policastro che abbraccia ben tre regioni, ossia, Calabria, Basilicata e Campania. Ma c’è un altro campanello d’allarme che Madeo fa tintinnare: “Il 16 giugno prossimo scade l’ordinanza sindacale che vieta l’immissione delle acque meteoriche, in particolare quella che scende direttamente dai tetti, nella rete fognaria. Oltre a creare gravi problemi alla salute pubblica ed all’igiene, porta ad intasamenti e rigurgiti della rete fognaria, allagamento ed inquinamento del manto stradale e deteriora gli impianti di depurazione. Si aggiunga il fatto che sono in funzione 11 impianti di sollevamento, che determinano elevati consumi elettrici durante la stagione delle piogge, anche se le presenze turistiche sono quasi inesistenti. Se poi dovesse capitare un temporale nel mese di agosto, i nostri impianti non riuscirebbero a sopportare questo ulteriore afflusso di acque e potrebbero riversarle direttamente a mare. È questo il principale, grosso problema del sistema depurativo di San Nicola Arcella. Con un piccolissimo e quasi irrilevante intervento si potrebbero ottenere grandi risultati. E chi ama San Nicola Arcella ed il suo mare per davvero, dovrebbe subito pensare a mettersi in regola”.

Insomma, il problema non sono solo le chiazze ma tutto ciò che sta dietro.

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