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CALABRIA, OPERAZIONE DEEP: IRREGOLARITÀ RISCONTRATE ANCHE SUL TIRRENO COSENTINO

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Sono tredici le persone denunciate per reati ambientali nonché cinque tra impianti di depurazione, vasche di contenimento dei fanghi ed attività produttive inquinanti sequestrati. Ventidue i siti dove sono state riscontrate attività illecite tra illeciti penali e irregolarità ammnistrative. Questi i risultati dell’operazione Deep condotta dai Carabinieri nelle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia su iniziativa del comandante della Legione Carabinieri Calabria, Generale di Brigata Pietro Salsano, e di concerto con il comandante della Regione Carabinieri Forestale, colonnello Giorgio Maria Borrelli; l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale Arpacal e stazione zoologica Anton Dohrn.

Nello specifico, l’operazione è stata effettuata da squadre composte da Carabinieri dell’organizzazione territoriale e forestale affiancati, per la perlustrazione di aree impervie e acquitrinose, dai militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria. Nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nella sede del Comando Legione dell’Arma a Catanzaro, è stato spiegato che l’intervento ha avuto origine dal fatto che “l’inquinamento acqueo in Calabria è particolarmente accentuato“.
Nel corso dell’operazione sono stati controllati 58 siti di depurazione, 15 pompe di sollevamento, aree palustri e canali di scolo in prossimità della costa, insieme alle attività produttive limitrofe. L’intervento, di natura preventiva, è stato effettuato in Calabria per la prima volta rappresentando l’inizio di una più complessa strategia di protezione dell’ambiente e della natura che vedrà impegnati i carabinieri anche nei prossimi mesi.

“Abbiamo monitorato, in due mesi – ha detto il generale Salsano – 208 chilometri di costa, da Tortora a Nicotera, ed abbiamo potuto verificare che il 30% degli obbiettivi era fuori norma. Il nostro lavoro, comunque, non è finito e arriveremo ovunque, anche nei comuni più impervi da raggiungere. Rivolgo un appello ai Comuni e alle aziende affinché si mettano in regola perché arriveremo ovunque”.

Sulla questione è intervenuto anche il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che nei giorni scorsi aveva firmato un’ordinanza  con cui venivano attribuiti poteri straordinari al Dipartimento Ambiente della Regione per stabilire gli interventi prioritari da attuare negli impianti di depurazione, a cominciare dai Comuni della fascia tirrenica calabrese, oggetto dell’indagine il cui esito è stato rivelato questa mattina.

“Le sinergie istituzionali sono preziose e decisive per la Calabria. La dimostrazione arriva oggi dagli importanti risultati dell’operazione ‘Deep’, realizzata dall’Arma dei Carabinieri, anche grazie al supporto della Regione – attraverso l’Arpacal – e della Stazione zoologica Anton Dohrn, guidata dal professore Greco. Sul tema della tutela dell’ambiente e del contrasto agli eco-reati legati in particolare al sistema della depurazione – spiega Occhiuto – abbiamo da subito messo in campo ogni sforzo, coordinandoci con forze dell’ordine e autorità giudiziarie. Siamo convinti che solo un’azione congiunta e determinata possa consentirci di raggiungere l’obiettivo di migliorare la qualità del nostro ecosistema, sanzionare ogni violazione di legge, e combattere concretamente le odiose cause alla base dell’inquinamento marino. Madre natura ci ha donato un territorio bellissimo, 800 chilometri di costa: non possiamo permettere che i delinquenti continuino a inquinare il nostro mare”.

“L’impegno della Regione – aggiunge il Presidente della Regione Calabria – proseguirà senza sosta, perché la tutela dell’ambiente e delle acque rappresenta non solo una priorità ma un dovere per mettere la Calabria nelle condizioni di sviluppare tutte le potenzialità turistiche, economiche e paesaggistiche. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri e il comandante della Legione ‘Calabria’, generale di Brigata Pietro Salsano, che – di concerto con il comandante della Regione Carabinieri Forestale, colonnello Giorgio Borrelli – hanno condotto la più grande operazione contro i reati ambientali mai effettuata nella nostra Regione“, ha concluso il Presidente Occhiuto.

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