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CALABRIA. IMPIANTO DI SAN SAGO DI TORTORA. RAFFAELE PAPA: “IL SINDACO FARNETICA, INVECE DOVREBBE CHIEDERE SCUSA”

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Continua lo scontro tra il sindaco di Tortora Antonio Iorio e il consigliere di minoranza Raffaele Papa. Quest’ultimo ha replicato al comunicato stampa di “Pasquetta” del primo cittadino, con cui si condannava “lo sciacallaggio politico” sulla vicenda dell’impianto sito in località San Sago, ritornata alla ribalta dopo la sentenza del Tar Basilicata con cui il ricorso presentato dall’Ente è stato dichiarato “estinto”. Papa ha risposto: “Quanto scritto a nome del Sindaco, più che considerazioni sono vere e proprie farneticazioni frutto di evidente agitazione mista a rabbia ed astio solo perché il sottoscritto ha osato far conoscere documenti e quanto realmente accaduto circa l’impianto di depurazione, a tutta la cittadinanza”.

 

La nota stampa del consigliere comunale Raffaele Papa

Invece di offendere,  il Sindaco di Tortora riconosca il totale fallimento su San Sago  e chieda scusa a tutti.
Amici, elettori e cittadini, ho preferito far passare le giornate di Pasqua e pasquetta prima di fare una semplice riflessione circa quanto riportato sabato scorso sul profilo Facebook del Comune di Tortora a nome del Sindaco e riferito al mio ruolo di Consigliere Comunale.
Se un Sindaco di fronte alle comunicazioni di un Consigliere che riporta fatti reali da documenti allegati e riscontrabili risponde parlando di “sciacallaggio”, due sono le ipotesi, o della parola “sciacallaggio” non ne conosce il significato oppure, se lo conosce, non ha alcun rispetto istituzionale né della propria carica né di ciò che ogni Consigliere rappresenta.
Quanto scritto a nome del Sindaco, più che considerazioni sono vere e proprie farneticazioni frutto di evidente agitazione mista a rabbia ed astio solo perché il sottoscritto ha osato far conoscere documenti e quanto realmente accaduto circa l’impianto di depurazione, a tutta la cittadinanza. Tali confusionarie ed arroganti esternazioni travestite da falso buonismo, non meritano pertanto alcuna risposta, si commentano da sé.
Il Sindaco però, anziché fare il “Ponzio Pilato” di turno che se ne lava le mani, sviando e cercando di addossare ad altri le responsabilità,  meglio avrebbe fatto a rispondere sui fatti, spiegando a tutti il perché gli atti per produrre il ricorso sono stati emessi con il grave ritardo di circa un mese dalla scadenza dello stesso,
ad ammettere nei confronti dell’intera popolazione tortorese e di tutto il territorio il suo totale fallimento nella gestione della vicenda San Sago ed a chiedere umilmente scusa, anziché insultare un Consigliere Comunale che aveva fatto chiarezza e presentato delle proposte per Tortora, per i tortoresi e per tutto il comprensorio.
Rispondere dopo due mesi alle richieste di un Consigliere su questioni importanti non è in alcun modo giustificabile quando si tratta di situazioni che attengono la salute di tutti, specie quando le giustificazioni sono ridicole e puerili. Ma questo conferma il modus operandi inadeguato e superficiale,  del resto ulteriore ed evidente conferma né è il disastro del ricorso Estinto dalla magistratura amministrativa. Che il Comune avesse “ritirato” il ricorso per una particolare “strategia” l’aveva dichiarato lo stesso Sindaco sia al Consiglio che agli organi di stampa, ma le bugie mai hanno avuto le gambe così corte come in questo caso, infatti a distanza di qualche giorno è stato clamorosamente smentito dal Tar Basilicata che ne ha invece sentenziato l’estinzione e la condanna,
altro che ritiro, altro che strategia!!!
Quindi il Sindaco non faccia come lo “smemorato di Cologno” delle indimenticate e divertenti gags di Fiorello che finge di non capire o che non ricorda alla sera ciò che dice al mattino; perché qui c’è poco da divertirsi e magari concentrandosi meglio per allontanare ogni “distrazione”, potrebbe rendersi conto che nel Consiglio Comunale di Tortora non ci sono sciacalli, perché gli sciacalli stanno dove ci sono le carogne ma da noi, vivaddio, non ci sono né sciacalli né carogne ma solo persone perbene, sia in maggioranza che in minoranza, che nonostante gli inevitabili difetti cercano di dare il loro contributo per Tortora anche se su posizioni politiche diverse.
Se invece lui è al corrente che tali figure esistono ne faccia nome e cognome altrimenti non usi il profilo Istituzionale dell’ente per sfogo personale e nemmeno per accuse infondate ed insulti gratuiti e diffamatori, le reprimende le faccia a se stesso per il mancato rispetto nei confronti dell’assemblea tutta. Grazie a Dio siamo in democrazia ed ogni consigliere e cittadino deve poter esprimere liberamente il proprio pensiero, opinioni ed anche critiche senza che per queste si trovi ad essere oggetto di attacchi ed invettive in alcun modo giustificabili, né di essere appellato con termini impropri ed offensivi della persona.
Anziché insultare ed offendere, potrebbe altresì pensare che ad oggi alcune scuole sono chiuse e lo saranno ancora per lavori fermi da qualche anno, stessa cosa dicasi per l’ex sede municipale e che la strada di difesa  a mare e di collegamento con Via Giovanni XXIII sono quasi due anni che non riescono a completarla; e poi magari in altra occasione, il Sindaco ci spiegherà che fine hanno fatto i 159 mila euro di finanziamento avuti dal Ministero dell’Interno per la videosorveglianza proprio su San Sago ed altre zone del territorio.
Quindi più che pensare ai consiglieri di minoranza, piuttosto si impegni con vigore, presenza, progetti e atti, magari validi,  per risolvere i tanti problemi esistenti, perché la maggioranza della collettività tortorese vi ha scelto per questo, onoratene la volontà. Continuiamo a lottare per San Sago e alla fine tireremo le somme ed ognuno si assumerà le proprie responsabilità oltre per quello che dice, soprattutto per ciò che fa. Le conseguenze purtroppo possono essere devastanti ed è su questo che bisogna soffermarsi recuperando la “memoria” e lontani da ogni “distrazione”, altro che pensare ad insultare i consiglieri comunali. Personalmente, ma sono certo anche gli altri colleghi consiglieri, continueremo a fare ciò che il popolo ci ha assegnato, la minoranza ed opposizione, per controllare, verificare, sollecitare ed anche proporre per il bene di Tortora e dei tortoresi, senza alcun timore ne paura di cervellotiche ed insensate esternazioni.
Ora,  quali titolari della gestione amministrativa e politica dell’ente  pensate a lavorare, recuperando il tempo ed i finanziamenti perduti,  sono tante le sfide da affrontare iniziando dai progetti del Pnrr che aspetta, ma in particolare per la questione fondamentale del nostro territorio e cioè San Sago che non può essere ulteriormente perduta.
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