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Alta Velocità Salerno–Reggio Calabria: i Sindaci del Lagonegrese tracciano la rotta per uno sviluppo condiviso

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La futura tratta AV/AC Salerno–Reggio Calabria, con particolare riferimento al lotto che attraverserà il territorio del Lagonegrese, è al centro di una riflessione strategica da parte dell’Unione Lucana del Lagonegrese. I Sindaci dell’area, riuniti ieri presso la sede dell’Unione insieme al Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Marcello Pittella, hanno condiviso un documento programmatico volto a coniugare esigenze infrastrutturali e sviluppo territoriale.

Un’opera strategica, ma con impatti significativi

L’alta velocità rappresenta una sfida epocale per il Sud Italia e, nello specifico, per la Basilicata. Ma durante gli otto anni previsti di lavori, il territorio dovrà affrontare inevitabili criticità: dal trasporto dei materiali di risulta all’approvvigionamento delle materie prime, passando per i disagi a carico delle comunità locali e il potenziale impatto sul settore turistico. Per questo, i primi cittadini del Lagonegrese intendono affrontare con spirito propositivo questa fase cruciale, puntando a trasformare le criticità in opportunità.

Infrastrutture: le richieste dei Sindaci

Durante l’incontro, è emersa con forza la necessità di evitare la saturazione della SS585, arteria vitale ma già oggi sottoposta a forte pressione. I Sindaci propongono un utilizzo complementare della viabilità secondaria e parallela, con l’impegno da parte dei soggetti attuatori di riqualificare le strade locali al termine dei lavori.

Contestualmente, è stata ribadita la richiesta di interventi strutturali sulla mobilità dell’area, tra cui:

La riqualificazione completa della SS585;
Il completamento della Galdo–Pollino;
Il miglioramento della viabilità nelle zone di Pecorone e del Cogliandrino, con apertura verso la Val d’Agri.

Fermata a Rivello e rilancio del Sirino

Tra i punti centrali, i Sindaci hanno sottolineato l’importanza strategica di una fermata ferroviaria nel tratto rivellese, in superficie, per garantire accessibilità e integrazione con il territorio.

Al tempo stesso, si chiede che le compensazioni ambientali e sociali previste vengano orientate verso progetti di rilancio del territorio, a partire dalla riattivazione dell’area del Monte Sirino come polo turistico e ambientale di eccellenza.

Verso il tavolo tecnico del 14 ottobre

Con queste proposte, il presidente facente funzione dell’Unione, Paolo Campanella, ha annunciato l’intenzione di avviare un dialogo costruttivo in vista del tavolo tecnico convocato per il prossimo 14 ottobre presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, alla presenza dell’Assessore Pasquale Pepe e dei rappresentanti di RFI e ANAS.

“Non vogliamo essere spettatori passivi di un’opera calata dall’alto – ha dichiarato Campanella – ma protagonisti di un processo di crescita che tenga conto delle nostre comunità, delle loro esigenze e delle prospettive future.”

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