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Praia a Mare e Tortora. Gli studenti del “Calvanese” a lezione di turismo, sport e cultura

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Tre giornate all’insegna della formazione e della scoperta del territorio per gli studenti dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Ugo Calvanese” di Tortora. I ragazzi hanno avuto l’opportunità di vivere esperienze dirette in alcuni dei luoghi più significativi dell’Alto Tirreno cosentino, entrando in contatto con il mondo del turismo, dello sport e della cultura locale.

Il 18 settembre, gli studenti hanno visitato il Villaggio Turistico La Mantinera, storica struttura ricettiva di Praia a Mare. Accolti dal direttore Giuseppe Fortunato e dai fratelli Maisto, i giovani hanno avuto modo di scoprire dall’interno il funzionamento di un grande complesso turistico, articolato in appartamenti, campeggio, bungalow e hotel. Tra i momenti più apprezzati, il tragitto a bordo del trenino che accompagna gli ospiti verso lo stabilimento balneare in località Fiuzzi. Un’esperienza che ha permesso agli studenti di avvicinarsi concretamente a ciò che studiano in classe.

Il giorno successivo, 19 settembre, è stata la volta del Centro Sportivo Polivalente di Praia a Mare, dove ad accoglierli c’era il gestore dott. Antonello Grosso La Valle. I ragazzi hanno sperimentato diverse discipline, dal calcio al basket, fino alla pallavolo e al badminton, comprendendo il valore dello sport non solo come attività fisica, ma anche come strumento di collaborazione, crescita personale e spirito di squadra.

Infine, il 20 settembre, le classi prime e seconde si sono spostate a Tortora per una visita guidata nel centro storico. Tappa al Museo Archeologico di Blanda “Gioacchino Francesco La Torre”, alla Biblioteca Comunale “Giovanni Chiappetta” e alla chiesa di San Pietro. Ad accompagnare gli studenti, il rag. Biagio Moliterni, che con passione ha trasmesso la memoria storica del borgo. A sostenere l’iniziativa, il sindaco Antonio Iorio e la delegata alla cultura prof.ssa Gabriella Fondacaro, che hanno sottolineato l’importanza del legame tra scuola e territorio.

Tre esperienze diverse, ma unite da un unico filo conduttore: la volontà di avvicinare i giovani al patrimonio turistico, sportivo e culturale della loro terra. Un percorso di crescita che, come sottolineano i docenti, «lascia il segno e contribuisce a formare cittadini consapevoli e futuri professionisti del settore».

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