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Verbicaro. Concluso il progetto Service Learning per gli alunni dell’Ic Borsellino

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L’entusiasmante esperienza del Service Learning degli alunni dell’I.C. Paolo Borsellino. Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della referente Tiziana Ruffo

“Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”. È la frase scelta per la conclusione del progetto Service Learning che si è svolto lo scorso 8 giugno a Verbicaro e che ha visto protagonisti gli alunni della scuola primaria dei plessi Molinelli e Pantano dell’Istituto comprensivo Paolo Borsellino, diretto da Patrizia Granato. La proposta educativa del Service Learning, che “consente agli alunni di mettere a disposizione della comunità le competenze sviluppate attraverso lo studio, permettendo loro, attraverso compiti reali, di agire per la cittadinanza”, è stata ideata e curata dalla docente dell’Istituto, Emilia Mezzatesta, figura strumentale dell’ area 4 “ Rapporti con il territorio”, in collaborazione con alcune associazioni del territorio, la Prosit di Eugenio Riccetti, la Proloco con a capo  Angela Annuzzi e L’ associazione Biancaluna. Si è pensato di proporre un progetto che permettesse ai ragazzi, anche a quelli più piccoli, di prendersi cura dell’ambiente, trovando insieme strategie per promuovere comportamenti corretti da condividere con tutta la comunità. E quale miglior compito di realtà se non scegliere come obiettivo la riqualificazione e la valorizzazione di uno spazio che i bambini e i ragazzi, dei due plessi coinvolti, frequentano quotidianamente? La manifestazione, infatti si è svolta al parco Berlinguer un sito riqualificato e adatto alla realizzazione di giochi popolari e tradizionali. È stato un enorme successo per l’ampia partecipazione dei genitori e di tutta la popolazione che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa “C’era una volta … I giochi tradizionali e popolari”.  Gli alunni dei plessi Pantano e Molinelli muniti di pennelli, spatole, pittura murale, colori, scope e spazzole hanno abbellito, purtroppo, non curato e valorizzato a sufficienza.  “L’intervento della scuola, in collaborazione con le associazioni- ha dichiarato Mezzatesta- ha permesso di promuovere un sistema di “Buona scuola” attenta all’ ambiente, alla comunità civile, attenta a promuovere competenze trasversali, interdisciplinari, attraverso laboratori e compiti di realtà che sanciscono il “fare, il saper fare” con “Il saper Essere” che diventa trasformazione e cambiamento che porta mira a una scuola attiva, che educa e regala bellezza”. La proposta pedagogica Service Learning rientra appieno nell’idea di “Scuola del cambiamento” che la dirigente Patrizia Granato intende portare avanti con l’obiettivo di collegare l’apprendimento scolastico alla vita reale, favorendo lo sviluppo delle competenze che la scuola richiede, e, al tempo stesso, indirizzando tali competenze verso interventi socialmente significativi.

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